Foto-installazione, 1999
L’installazione si compone di una tavola, due sedie, delle carte da gioco elaborate graficamente e la foto installata a muro dei due giocatori (come nella foto stessa); ripropone così l’interno di un luogo pubblico, come un bar.
In quest’opera, il gioco di carte è il médium che mi interessa per implicare l’osservatore nella partecipazione alla stessa opera. L’azione si ripete ogni volta che si ripropone all’osservatore, l’immagine fotografica riprende l’azione sviluppata all’infinito (mise en abîme).
L’osservatore puo’ in oltre leggere sulle carte, da ricomporre come un puzzle, un testo di Shopenhauer sul gioco di carte. Invitando anche alla lettura e alla meditazione, l’insieme delle carte acquisisce una funzione contraria a quella della competizione.